In Spagna, la situazione a Valencia si aggrava sempre di più a causa di piogge torrenziali senza precedenti che hanno portato a devastanti inondazioni.
Il bilancio racconta di almeno 62 vittime e di decine di dispersi, molti dei quali, purtroppo, automobilisti messi in difficoltà dall’esondazione di corsi d’acqua. La città di Ribarroja, situata a est di Valencia, è stata colpita duramente. Qui, alcuni operai risultano dispersi dopo aver cercato rifugio sul tetto di un capannone industriale, rimanendo bloccati dall’intensa tempesta. “Ho ricevuto l’ultimo messaggio alle 00:25 di ieri,” ha riferito la sorella di uno dei dispersi alla radio Cadena Ser, “ma da allora non ho più avuto notizie.” La disperazione è palpabile e il sindaco Robert Raga ha segnalato la difficoltà nel recuperare “centinaia di lavoratori” ancora in pericolo.
L’emergenza a Valencia ha attirato l’attenzione dei media, che descrivono immagini strazianti di distruzione e caos. Le strade sono diventate fiumi impetuosi, portando via veicoli e provocando danni a strutture pubbliche. I filmati sui social mostrano un panorama di devastazione impressionante, con ponti abbattuti e automobili trascinate dalle acque impetuose.
Una situazione drammatica si è presentata anche per le persone che hanno trascorso la notte in auto e camion, rimanendo bloccate sui tetti di edifici o addirittura su ponti, in attesa dei soccorsi. Molti hanno rischiato la vita, aggrappandosi a oggetti per non essere trascinati via dalla corrente. Anche il trasporto pubblico ha subito notevoli disagi, con treni fermi e aerei bloccati a causa dei danni registrati anche all’aeroporto. Radio e televisioni hanno ricevuto un alto numero di richieste di aiuto da parte di persone intrappolate, mentre un video virale ha mostrato famiglie chiuse in un supermercato, che tentavano disperatamente di rompere le vetrine per trovare una via d’uscita.
Questo disastro è il risultato di condizioni meteorologiche avverse che hanno portato a precipitazioni eccezionali. Nella serata di domenica 29 ottobre, alcune zone hanno registrato addirittura 430 millimetri di pioggia, inclusi 340 mm in sole 4 ore. Un nubifragio devastante scatenato da un’atmosfera instabile, dovuta a un surplus di calore e umidità nel contesto mediterraneo. La formazione di temporali autorigeneranti è stata la causa principale di questa terribile situazione, con il mare che ha caricato vapore acqueo, contribuendo a piogge abbondanti lungo le coste.
Questi eventi sono aggravati dalla presenza di una vallata come quella valenziana, con colline che ostacolano il deflusso dell’acqua e favoriscono la formazione di un nubifragio persistente. Le immagini radar mostrano chiaramente la formazione a V dei temporali, un segno temuto dai meteorologi per la loro potenza. In sole 4 ore è piovuto quanto normalmente accadrebbe in un anno e mezzo in quella regione. Con il riscaldamento climatico che avanza, l’ipotesi di epoche future con eventi simili è davvero preoccupante, avverte la comunità scientifica.
Il cambiamento climatico è un tema centrale quando si parla di eventi estremi come quelli vissuti a Valencia. Sebbene temporali intensi siano una parte della normalità per la Spagna e il Mediterraneo, situazioni come questa non hanno precedenti nella recente storia del continente. La doccia fredda che ha colpito Valencia è la stessa che ha causato inondazioni in altre parti d’Europa, isolandosi tra Spagna e Nord Africa.
Il contrasto tra l’aria fredda in quota e quella calda e umida a livello del mare ha dato origine a una depressione chiusa, creando forti temporali e piogge torrenziali. A fronte delle allerta meteo, il governo spagnolo ha innalzato il livello di allerta ma molti cittadini, purtroppo, non hanno preso sul serio il consiglio di rimanere a casa. I risultati, come si è visto, sono stati devastanti. Oggi, mentre molte scuole rimarranno chiuse, il premier Pedro Sanchez ha convocato un comitato di crisi per garantire che tutti gli sforzi siano concentrati sulle operazioni di soccorso.
La situazione nei luoghi colpiti è senza dubbio drammatica, come evidenziato dal sindaco di Utiel, Ricardo Gabaldon, che ha descritto un giorno terribile per i suoi concittadini, con persone “intrappolate come topi” e le strade completamente sommerse da un’acqua che arrivava fino a tre metri. Le testimonianze di coloro che sono stati colpiti rivelano la ferocia delle inondazioni, con veicoli e oggetti che venivano portati via dalla forza dell’acqua.
Un video, diffuso sui social, ha mostrato anziani bloccati con l’acqua che arrivava fino alle ginocchia in un ospizio, riflettendo il dramma umano di una situazione fuori controllo. Gli esperti avvertono che il bilancio potrebbe aumentare, già paragonato ai peggiori eventi simili in Europa. Quello che sta accadendo a Valencia non è solo una tragedia locale; è un avvertimento globale. Ogni anno vediamo l’emergere di questi eventi estremi associati al cambiamento climatico e la Spagna non fa eccezione.