È morta Grizzly 399, l’orsa più anziana del mondo investita: il commovente addio alla regina degli orsi.

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Investita e uccisa da un’auto mentre passeggiava con uno dei suoi cuccioli, l’orsa Grizzly 399 ha lasciato un segno profondo nel cuore di molti. Il mondo naturalistico ha pianto la perdita di questo simbolo del parco naturale di Yellowstone, nota per la sua longevità e prolificità. Grizzly 399, ormai icona affermata, aveva guadagnato l’affetto di un vasto pubblico che la seguiva da lontano, accanto a storie avvincenti e immagini che raccontavano la sua vita nel Grande Ecosistema di Yellowstone.

Grizzly 399 non era una semplice orsa: era parte integrante dell’identità paesaggistica e naturalistica del Wyoming. Con i suoi 28 anni, rappresentava non solo un invidiabile traguardo di età, ma anche una delle possibilità di continuare le generazioni di orsi. Nel corso della sua vita, ha dato alla luce ben 18 cuccioli, creando legami e storie affascinanti nel contesto del suo habitat. Il suo recente tragico incidente è avvenuto in una serata di ottobre, esattamente il 22, nel cuore del Wyoming.

La tragedia ha colpito non solo il parco, ma anche i tantissimi ammiratori che la seguivano attraverso i social. Il suo profilo Instagram, con quasi 60mila follower, ha diffuso l’annuncio della sua scomparsa, un richiamo collettivo all’affetto che le persone le portavano. Un orso così fotografato e amato ha ispirato molteplici apparizioni in riviste rinomate e perfino in un episodio della pluripremiata serie Nature trasmessa da PBS. Gli accertamenti successivi all’impatto hanno confermato la sua identità grazie a un microchip e a delle etichette applicate sulle orecchie, assicurando a tutti che si trattasse proprio dell’icona tanto seguita.

L’incidente e il cucciolo Rowdy: un futuro incerto

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Il commovente addio alla regina degli orsi-Foto IG@orsagrizzly399-(Pontilenews.it)

Al momento dell’incidente, Grizzly 399 si trovava insieme a uno dei suoi cuccioli, il quale ha però avuto la fortuna di scampare in qualche modo. Questo cucciolo, di nome Rowdy, ora si trova di fronte a un futuro incerto: l’agenzia federale ha comunicato che sta monitorando la zona per accertarsi delle condizioni del piccolo. Questa inattesa perdita ha sollevato domande sul destino di Rowdy, che potrebbe essere troppo giovane e vulnerabile per sopravvivere in solitaria senza le cure materne.

Le parole di Angi Bruce, a capo del Game and Fish Department del Wyoming, mettono in luce la triste realtà degli animali selvatici colpiti dagli incidenti stradali: “Le collisioni e i conflitti della fauna selvatica con i veicoli sono fatti spiacevoli.” È un messaggio importante che risuona in molte comunità, non solo per la tragedia di Grizzly 399, ma per il futuro della vita selvaggia in generale. La comunità locale è rimasta profondamente colpita, e ci si aspetta una riflessione collettiva sull’umanità e il rispetto che dobbiamo portare verso la fauna.

Un addio che lascia un vuoto profondo

La scomparsa di Grizzly 399 rappresenta un grave lutto per favorevoli alla conservazione della fauna selvatica, come Hilary Cooley, coordinatrice del progetto di recupero degli orsi grizzly. Le sue parole esprimono sentimenti condivisi da molti: “Per decenni le persone da tutto il mondo hanno seguito Grizzly 399.” Un legame che trascende la specie e ci invita a comprendere meglio come convivere con la natura.

Mentre il ricordo di quest’orsa straordinaria vive attraverso le immagini e le storie diffuse online, l’attenzione è ora concentrata su Rowdy, il cucciolo rimasto orfano. L’incertezza sul suo benessere solleva interrogativi sull’importanza della preservazione dell’habitat per le future generazioni di orsi. Le speranze per la sopravvivenza di Rowdy si intrecciano con una questione più ampia: come possiamo proteggere e rispettare i territori di queste creature magnifiche, affinché tragedie del genere non si ripetano, e le storie di vita nel Grande Ecosistema di Yellowstone continuino a scriversi?