Ettore Andenna: dalla televisione alla radio e alla pollicoltura, la nuova vita del conduttore

Ettore Andenna, storico conduttore milanese, oggi protagonista di un avvincente progetto radiofonico legato al liscio e impegnato nella gestione di un allevamento di polli biologici, offre uno spaccato di vita in un piccolo comune del Monferrato. Con una carriera costellata di successi in televisione, Andenna riflette sul cambiamento dei media e sulla sua nuova avventura lontano dal piccolo schermo.

La carriera di Ettore Andenna: un viaggio attraverso la televisione

Ettore Andenna, classe 1946, ha dedicato gran parte della sua vita alla conduzione di programmi che hanno segnato la storia della televisione italiana. Il suo nome è indissolubilmente legato a “La bustarella” di Antenna 3 e a “Giochi senza frontiere“, un format che ha regalato momenti indimenticabili al pubblico italiano tra gli anni ’70 e ’90. Andenna ha avuto il privilegio di condurre ben dodici edizioni di questo show, di cui sette estive, tre natalizie e due invernali. Con orgoglio, rivendica il titolo di campione di edizioni condotte, superando anche i suoi colleghi di altre nazioni.

Negli anni ’80, Andenna è riuscito ad affermarsi come uno dei volti più noti della televisione commerciale italiana. La sua capacità di intrattenere e coinvolgere gli spettatori gli ha valso un’importante riconoscimento, come confermato dal suo incontro con Silvio Berlusconi, che non ha esitato a definire “La bustarella” come una trasmissione pionieristica per le emittenti private.

L’evoluzione dei media e la critica alla televisione contemporanea

Oggi, Ettore Andenna analizza criticamente il panorama televisivo attuale, sottolineando come il medium non sembri più rispondere alle esigenze del pubblico, ma piuttosto a quelle dei produttori. Secondo il conduttore, l’identità della televisione italiana, un tempo particolarmente forte e distintiva, si è sbiadita nel tempo. Laddove le emittenti pubbliche di altri paesi, come la Gran Bretagna o la Francia, mantengono una chiara identità culturale, in Italia si assiste a una progressiva omologazione.

Andenna evidenzia quanto il pubblico, soprattutto i più giovani, si stia allontanando dalla TV tradizionale a favore della rete, che offre una varietà di contenuti senza precedenti. Negli ultimi cinque anni, la Rai e Mediaset hanno registrato una perdita di dieci punti di audience. Questa evoluzione, a suo avviso, è il risultato di una scarsa attenzione verso le reali esigenze degli spettatori, nella continua ricerca di maggior profitto da parte delle emittenti stesse.

Un nuovo inizio: il legame con la radio e la pollicoltura

Oggi Ettore Andenna si è reinventato come conduttore radiofonico con “Radio Liscio“, dove si dedica con passione a due ore di diretta quotidiana. La libertà creativa che ha ritrovato in questo nuovo ambito è una fonte di grande gioia per lui. Andenna ricorda le emozioni e l’adrenalina di condurre in diretta, affermando che il mondo della radio gli permette di rivivere appieno la sua passione per l’intrattenimento, scegliendo musicalmente ciò che desidera trasmettere.

Parallelamente alla sua avventura radiofonica, Andenna si dedica al suo allevamento di polli biologici, gestito dai suoi figli Giovanni e Giaele. L’allevamento, situato in un paesino di soli sedici abitanti, ha già ricevuto premi per la qualità dei suoi prodotti. La nuova dimensione della campagna gli ha offerto l’opportunità di tornare alle origini, facendo un lavoro manuale e a stretto contatto con la natura.

Un futuro da scrivere: i sogni di Ettore Andenna

Nonostante la sua carriera sia stata ricca di soddisfazioni, Andenna non rinuncia a guardare avanti. Esprimi il desiderio di continuare a essere attivo nel mondo della comunicazione. Ammette di sentirsi pronto per nuove sfide e di non scartare la possibilità di lavorare con televisioni locali, che potrebbero valorizzare la sua lunga esperienza.

La mancanza di un’offerta da parte dei proprietari delle emittenti locali per progetti innovativi è per lui motivo di riflessione. Andenna sottolinea come le televisioni locali americane siano in grado di sperimentare idee nuove e creative, mentre in Italia sembra mancare questa visione. Un ritorno al lavoro in TV, anche in un contesto più intimo e affiatato come quello delle emittenti locali, è un pensiero che lo entusiasma, in un panorama in cui la provata esperienza potrebbe fare la differenza.

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