L’istituto Polimoda di Firenze esplora il profondo significato del colore blu attraverso la mostra ‘Blue r/evolution‘, che sarà allestita alla Manifattura Tabacchi durante Pitti Uomo 107. Questo evento, curato da Massimiliano Giornetti, direttore della scuola, promette di portare il pubblico a scoprire l’importanza culturale e simbolica del blu, con particolare attenzione al denim. La mostra sarà aperta dal 14 gennaio al 15 febbraio e offrirà un’affascinante fusione di arte, moda e storia.
Il blu ha da sempre rivestito un ruolo centrale nelle culture di tutto il mondo. Questo colore, che spesso evoca sensazioni di calma e serenità, ha anche una storia complessa legata a significati culturali e sociali. Nella mostra ‘Blue r/evolution‘, il blu viene studiato non solo come tonalità, ma come simbolo di evoluzione e cambiamento. L’arte che accompagnerà l’esposizione, che include installazioni artistiche, fotografie e capi d’abbigliamento, offrirà un’analisi multidimensionale di come il blu abbia influenzato e continui a influenzare le dinamiche sociali.
Giornetti sottolinea che la mostra trascende la semplice presentazione di abiti. “Non si tratta solo di outfit,” afferma, “ma di come un tessuto come il denim possa rappresentare e modificare le narrazioni sociali.” Il denim, in particolare, è visto come un tessuto paradossale, che riesce a mantenere una dualità ricca: è elitario e accessibile, tradizionale e allo stesso tempo rivoluzionario, esprimendo valori locali in un contesto globale.
Il percorso espositivo mira a tracciare l’evoluzione culturale del denim, partendo dalle sue origini come divisa da lavoro fino a diventare un simbolo di espressione per diverse subculture giovanili. Storia e moda si intrecciano in un racconto affascinante che mostra come il denim sia diventato protagonista nei movimenti punk e hip-hop, nonché nella moda contemporanea. Questo tessuto, inizialmente associato alla classe operaia, ha visto la sua riconfigurazione attraverso le generazioni, diventando emblematico di libertà e individualismo.
Inoltre, la mostra esplorerà l’espressione del denim nelle diverse correnti culturali, identificando come sia riuscito a rimanere al centro di discussioni sulla identità e sulle sfide sociali. Attraverso l’analisi di vari capi e stili esposti, i visitatori potranno osservare l’impatto che il denim ha avuto nel riflettere e, talvolta, nel mettere in discussione i valori della società.
Uno degli aspetti più affascinanti della mostra è la selezione di pezzi esposti, provenienti da archivi storici e da collezioni private. Dall’archivio di Roy Roger’s, azienda storica attiva dal 1952, si potranno ammirare indumenti da lavoro che evidenziano 150 anni di storia del denim. I capi come salopette dei minatori americani, pantaloni dei ferrovieri e parka militari raccontano storie di una classe lavoratrice che ha segnato la storia economica e sociale del paese.
In aggiunta, ci sarà una collezione di ritratti realizzati dal fotografo Charles Fréger, dove studenti in uniformi rappresentano un altro lato della cultura contemporanea. Le installazioni artistiche, firmate dagli artisti tessili Rowland e Chinami Ricketts, reinterpretano le tecniche tradizionali di tintura all’indaco giapponese, collegando la tradizione alla moda moderna. Infine, una selezione curata di libri dalla ricca biblioteca di Polimoda completerà l’esperienza, offrendo ulteriori spunti di riflessione sul tema del blu.
La mostra ‘Blue r/evolution‘ non è quindi un semplice evento espositivo, ma un’esperienza immersiva che invita a riflettere sul significato e l’impatto del blu e del denim nella storia e nella cultura contemporanea.