Morte di Gianmarco Pozzi a Ponza: la famiglia continua a cercare un testimone chiave

Il caso di Gianmarco Pozzi, un giovane trovato senza vita a Ponza nell’agosto del 2020, rimane avvolto nel mistero. Nonostante le indagini della Procura di Cassino sembrino propendere per un’archiviazione del caso, la famiglia Pozzi non ha alcuna intenzione di arrendersi. Attraverso il legale Fabrizio Gallo, la famiglia ha annunciato la volontà di continuare a investigare sull’identità di un possibile supertestimone, che sostiene di avere informazioni cruciali sulla notte della tragedia.

Le indagini e la richiesta di verità

Mentre la Procura di Cassino sta valutando la possibilità di archiviare le indagini relative alla morte di Gianmarco Pozzi, i familiari si sentono in dovere di sporgere una denuncia. Il legale della famiglia, Fabrizio Gallo, ha rivelato a Fanpage.it che esiste una figura enigmatica, un testimone potenziale, che continua a comunicare sui social media affermando di possedere dettagli rilevanti riguardanti il caso. “Ogni volta che ci sono aggiornamenti o apparizioni in televisione, questa persona lascia commenti in cui sembra conoscere la verità,” ha dichiarato Gallo.

La prima denuncia risale a luglio dell’anno scorso, ma Paolo Pozzi, il padre di Gianmarco, ha lamentato una mancanza di riscontri da parte delle autorità. “Dopo che abbiamo sporto denuncia, non abbiamo più notizie,” ha spiegato, esprimendo la sua speranza che emergano nuovi elementi che potessero fare luce sulla morte del figlio, avvenuta ormai tre anni fa.

Il misterioso testimone e le sue affermazioni

I dettagli su questo presunto supertestimone sono scarsi. La persona in questione sostiene di avere informazioni dirette riguardo agli eventi che hanno portato alla morte di Gianmarco quella fatidica notte. Secondo Gallo, i venti di Ponza parlano di un soggetto che, pur non rivelando la propria identità, potrebbe avere informazioni che potrebbero aiutare a decifrare il mistero. “C’è chi dice di sapere,” ha aggiunto l’avvocato, sottolineando la crescita di interesse attorno al caso sia sui social che tra i residenti dell’isola.

Le comunicazioni iniziarono a diffondersi nel 2022, con segnalazioni alla polizia postale proceduralmente supportate dalle informazioni fornite dalla famiglia. Nonostante le promesse di indagini rapide, sembra non ci siano stati progressi significativi. A distanza di mesi, Paolo Pozzi continua a ripetere che la verità possa essere vicina, ma ripetutamente si ritrova a riflettere sull’inerzia della questione.

La speranza di un nuovo sviluppo

Un altro capitolo di questo intricato caso è rappresentato dai vari racconti e segnalazioni sui social. La sorella di Gianmarco aveva ricevuto comunicazione da parte di un utente su Instagram che affermava di avere parti del puzzle risolti, ma dopo aver fatto qualche rivelazione, l’utente ha chiuso il profilo senza lasciare traccia. La questione solleva interrogativi su quale sia la motivazione di tali affermazioni: si tratta di una mitomania o di un reale contributo alla risoluzione del caso?

Il padre di Gianmarco, Paolo, è convinto che la ricerca della verità debba proseguire. “Non posso lasciar perdere, ho il dovere di cercare,” ha affermato, rinnovando la volontà di dare seguito alla denuncia e avviare nuovi contatti con le autorità. La responsabilità di accertare l’identità e l’attendibilità del testimone spetta ora ai pubblici ministeri, i quali dovranno decidere se dare seguito alla richiesta della famiglia per ascoltare le dichiarazioni di questa figura chiave.

Il caso di Gianmarco Pozzi si fa sempre più complesso, ma la ricerca della verità continua senza sosta, con la famiglia che non smette di sperare in un incontro risolutivo che possa finalmente fare luce sui fatti di quella notte drammatica.

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Redazione Ilsovranista