NCIS: Origins, la nuova serie che esplora le origini di uno dei personaggi più iconici di NCIS, Leroy Jethro Gibbs, ha già colpito il pubblico sin dai suoi primi episodi.
opo aver lasciato il set di NCIS nel 2021, Mark Harmon torna a vestire il suo ruolo, ma in una nuova veste di narratore e produttore. Questo prequel ci riporta indietro nel tempo, precisamente nel 1991, per scoprire come ha avuto inizio il percorso di Gibbs e come l’ufficio NIS di Camp Pendleton si è evoluto nel tempo.
Ambientata nel 1991, NCIS: Origins offre uno sguardo fresco alla storia di uno dei personaggi più amati del franchise. Ogni episodio ci porta a scoprire le prime esperienze di un giovane Leroy Jethro Gibbs, interpretato da Austin Stowell, mentre si unisce all’ufficio NIS, precursore dell’attuale NCIS. Questo cambio temporale non è solo un semplice gioco di nostalgia, ma una vera e propria opportunità per il pubblico di comprendere come e perché Gibbs sia diventato l’agente che conosciamo oggi. Gina Lucita Monreal e David J. North, gli autori dello show, mettono in luce questi aspetti in modo dettagliato e intrigante.
A differenza di NCIS, dove Gibbs è già un veterano, qui vediamo un uomo giovane che affronta i suoi primissimi casi e le relative sfide. La ristrutturazione dell’agenzia, che avverrà nel 1992, è un evento chiave all’interno della trama. Comprendere questo cambiamento non solo arricchisce il contesto storico della narrazione, ma aiuta anche a tracciare le linee evolutive del personaggio. Comportamenti, scelte passate, e l’evoluzione dell’agenzia si intrecciano in un racconto avvincente. Mettere in scena questo prequel significa anche rivisitare il concetto di giustizia e delle sue modalità operative, rendendo NCIS: Origins un prodotto fresco e attuale.
La differenza di tono e stile in NCIS
Uno degli aspetti più affascinanti di NCIS: Origins è il suo approccio narrativo. Non si tratta solo di una serie che riprende eventi e personaggi, ma di un racconto costruito attorno a un tono più scuro e intenso. David J. North sottolinea come, sebbene ci sia spazio per l’humour tipico della serie madre, il focus qui si sposta su temi molto più profondi e complessi. La narrazione si muove tra il dolore e la perdita, e talvolta l’humour emerge nei momenti inaspettati come una sorta di sollievo, ma questo non cambia la gravità delle storie che vengono raccontate.
Il pubblico avrà l’opportunità di esplorare storie che avrebbero potuto sembrare troppo audaci da affrontare in NCIS. North spiega come ci sia voluto del coraggio per portare in primo piano argomenti più cupi, eppure la capacità di mantenere uno spirito di comicità è fondamentale. Aggiungendo ulteriori livelli di complessità, il prequel mostra come l’evoluzione di Gibbs sia anche una risposta ai casi più pesanti che si trova a dover affrontare. L’intreccio di tragedia e umorismo rende tutto molto più intrigante.
Metodi di indagine: una visita al passato
Le modalità con cui le indagini vengono gestite in NCIS: Origins sono notevolmente diverse rispetto a quelle della serie originale. Dato che ci troviamo nel 1991, il pubblico avrà modo di vedere quanto fosse diversa la tecnologia all’epoca. Le indagini forensi, per esempio, richiedono tempi decisamente più lunghi e le operazioni non possono contare su strumenti moderni come quelli a disposizione oggi. David J. North mette in evidenza questa differenza, descrivendo il metodo di indagine come “più crudo e vecchia scuola.” Gli agenti devono utilizzare le loro competenze e le tecniche tradizionali per risolvere i casi, costringendoli a tornare alle basi.
Il ritmo delle indagini è più lento e deliberato, e questo offre un’opportunità unica di sviluppo per i personaggi. Senza le tecnologie avanzate che conosciamo, gli agenti si trovano a combattere contro il tempo, non solo per risolvere i crimini, ma anche per far fronte alle pressioni interne e alle aspettative. Questo fascino per l’indagine tradizionale rende l’esperienza di visione molto più avvincente, spingendo il pubblico a immedesimarsi nelle tensioni e nei conflitti interni. Quindi, non si tratta solo di risolvere un mistero, ma di esplorare le dinamiche umane in gioco.
Uno sguardo al futuro della serie
Con NCIS: Origins già in onda e ricevuto con entusiasmo dal pubblico, ci si chiede, che direzione prenderanno le future stagioni? Il prequel rappresenta un’opportunità imperdibile per approfondire la lore di NCIS, permettendo ai fan di esplorare angoli sconosciuti della storia di Gibbs e dei suoi colleghi. Senza dubbio ci saranno nuove rivelazioni e sorprese in serbo, mentre la serie proseguirà a svelare ogni volta di più questi rapporti personali e professionali.
Questo mix di nostalgia e innovazione contribuirà a mantenere viva l’attenzione sul franchise, permettendo di scoprire aspetti inediti e intriganti dei personaggi. Gli appassionati di NCIS possono ora immergersi in una storia che, pur essendo legata, è abbastanza autonoma da attrarre anche nuovi spettatori.