Ornella Muti, l’attrice iconica dal cuore ribelle. Con regole e norme che spesso vengono infrante, la sua vita è un susseguirsi di scelte coraggiose e radicali.
Dalla difesa ambientale all’adozione di uno stile di vita vegetariano, fino al sostegno degli agricoltori in occasione del Festival di Sanremo, la Muti non si sottrae mai a una posizione forte. Eppure, sul tema dell’uso terapeutico della cannabis, ha messo in luce il suo punto di vista con chiarezza, mostrando così il suo spirito indomito e la sua determinazione.
Quando le si chiede se mai sia stata pentita delle sue scelte, la risposta è immediata e decisa: «No, mai». Ornella Muti non ha intenzione di nascondere la propria autenticità dietro a un apparente perbenismo. Per lei, questa facciata può celare orrori e menzogne. Nella sua intervista, rilasciata a ‘Leggo’ durante il Premio Penisola Sorrentina, ha sottolineato quanto sia importante mantenere la lucidità e l’onestà. Il suo messaggio risuona chiaro: le persone migliori non sempre sono quelle che appaiono tali a prima vista.
Durante la cerimonia al Teatro Tasso, l’attrice è stata premiata per la sua lunga e rispettata carriera, un viaggio che l’ha vista interagire con altre stelle del cinema. Lì, con altri noti colleghi come Anna Foglietta e Maurizio Mattioli, ha potuto riflettere sull’importanza di rimanere fedeli a se stessi aiutando gli altri per una causa comune. Queste parole rispecchiano la sua personalità: senza compromessi e schietta.
Una carriera iniziata troppo presto?
Allora, cosa significa davvero “iniziare da bambini”? Per una giovane come Ornella, che ha calcato i set cinematografici fin dall’età di 14 anni, la questione è complessa. Con la saggezza che solo gli anni possono fornire, Muti ha affermato che la sua infanzia è stata, in un certo senso, “rubata”. In passato, il mondo dello spettacolo non prevedeva le stesse protezioni di oggi, e molti giovani attori, tra cui lei, potevano trovarsi immersi nella frenesia del lavoro per ore e ore, dimenticando però il significato del semplice gioco.
Le sue parole fanno pensare a quanto possa essere pesante la pressione che i giovani talenti subiscono, mentre la crescita dopo il successo, spesso esaltante e gratificante, può nascondere un carico emotivo notevole. Per Ornella, il successo è un mix di dolce e amaro. Allora oggi, mentre si avvicina a un traguardo significativo, i suoi pensieri sono ben distanti dal festeggiare: «Non voglio celebrazioni, solo voglio ringraziare per essere viva e sana», afferma con uno spirito di gratitudine.
Ornella Muti verso i settanta: una visione senza tempo
Il suo traguardo dei settant’anni si avvicina, eppure Muti non lo teme. Anzi, sembra affrontare questo cambio con una leggerezza sorprendente, rifiutando il peso delle celebrazioni. «Le date sono una nostra invenzione», dice, suggerendo che la misura della vita non sia definita esclusivamente dai numeri, ma da un sentimento interiore più profondo e personale. La vivacità con cui prova a sfuggire al concetto di età è quasi contagiosa, e i suoi pensieri si muovono in un territorio di libertà totale e autentica, dove la sostanza è ben più importante della forma.
C’è qualcosa di fresco nel modo in cui affronta il tempo: per Ornella, il segreto sta nell’approccio mentale. Essere veri e onesti con se stessi è il fondamento su cui costruire una vita sana. Le sue esperienze le hanno mostrato che l’età non deve mai essere un peso, ma piuttosto una celebrazione della vita vissuta e dell’amore che ci circonda.
Radici e identità: un mix di culture
Nata a Roma, con origini napoletane e una famiglia che abbraccia influenze russe e tedesche, Ornella Muti vive dentro una sorta di collage culturale. “Le comprendo tutte” dichiara riflettendo sulla sua identità. Da un lato c’è il meridione, luminoso e caloroso, mentre dall’altro c’è un’ombra più malinconica e misteriosa tipica delle regioni settentrionali. Questo dualismo la rappresenta in modo completo e autentico, rivelando così la sua complessità.
Nonostante ciò, ha scelto di stabilirsi in Piemonte, lontana dalle sue origini. Ma come ha spiegato, questa decisione è stata presa per il bene della sua famiglia. Comunque, la connessione e l’identità con le sue origini rimangono intatte in lei. Vivere in campagna, si intreccia con la bellezza della natura, il che le permette di continuare a mantenere vivo il legame con le proprie radici, anche a distanza.
In tal modo, Ornella Muti dimostra che il legame con la propria eredità culturale può viaggiare nel tempo e nello spazio, riflettendo un’idea di appartenenza che non è statica, ma evolve continuamente, proprio come la sua carriera e la sua vita.