La Polizia di Stato ha arrestato sei membri di un noto gruppo criminale di Lusciano, in provincia di Caserta, coinvolti in un’aggressione violenta avvenuta lo scorso luglio. L’episodio risulta non isolato, ma si inserisce in un contesto di rivalità tra bande, con chiare connessioni al clan dei Casalesi. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Caserta e dal commissariato di Aversa, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Un incontro “chiarificatore” che si trasforma in una trappola
La vittima dell’aggressione era stata chiamata in un bar di Lusciano per un incontro che avrebbe dovuto chiarire dei precedenti dissidi. Tuttavia, quello che inizialmente sembrava un dialogo pacifico si è trasformato in un’imboscata orchestrata da sei uomini, tutti riconducibili al gruppo Della Volpe. Le indagini hanno rivelato che l’incontro non era altro che una strategia per sferrare un attacco alla persona convocata. Durante l’incontro, il malcapitato è stato prelevato e condotto in una strada isolata dove è stato aggredito in modo brutale.
Secondo le ricostruzioni, i sei aggressori hanno colpito la vittima con mazze, tirapugni e un taser, infliggendo ferite gravi. La violenza esercitata non è stata solo frutto di un acceso confronto, ma ha evidenziato il clima di intimidazione e dominio che regna in certe zone, dove i gruppi criminali vogliono mantenere il controllo su eventuali dissapori tra i membri. Dopo il pestaggio, la vittima è stata abbandonata in stato di gravità, costringendo le autorità a intervenire per garantire assistenza e indagare sull’accaduto.
L’identificazione e l’arresto dei responsabili
L’operazione di polizia è scattata dopo l’intervento della squadra giudiziaria del commissariato di Aversa, che ha avviato indagini a seguito della denuncia presentata nei giorni successivi all’incidente. La squadra Mobile ha lavorato per raccogliere prove e testimonianze, sottolineando l’importanza di riportare alla giustizia gli aggressori che operano all’interno del tessuto sociale di Lusciano. Grazie a un’attenta analisi delle informazioni raccolte, i sospetti sono stati identificati come appartenenti al gruppo Della Volpe, una compagine che opera in stretta connessione con la cosca Bidognetti, parte integrante del cartello dei Casalesi.
Dopo la raccolta delle evidenze necessarie, è stata emessa un’ordinanza di arresto da parte del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli. È stata evidentemente determinante la collaborazione tra vari corpi delle forze dell’ordine, che hanno coordinato gli interventi per garantire la cattura dei sei individui, ora accusati di gravi reati legati alla violenza di strada.
Il contesto del crimine organizzato a Lusciano
La vicenda mette in luce le complesse dinamiche del crimine organizzato nel comune di Lusciano, un territorio nel quale le bande criminali si contendono il potere e il controllo di attività illecite. La presenza delle famiglie mafiose, come i Casalesi e i loro sodali, contribuisce all’instabilità e alla paura tra i cittadini, costretti a vivere in un ambiente caratterizzato da violenza e intimidazioni.
Le indagini in corso mirano a comprendere meglio le ragioni che hanno spinto all’aggressione, oltre a delineare le connessioni tra i diversi gruppi operanti nella zona. I membri di queste organizzazioni spesso si scontrano per questioni di territorio o per la gestione di affari criminosi, il che porta a episodi di violenza come quello registrato a Lusciano nel luglio scorso. La presenza attiva delle forze dell’ordine è fondamentale per contrastare l’operato di tali gruppi e restituire sicurezza alla comunità.