Il progetto ImForest025, che ha come obiettivo il ripristino di ambienti naturali, è partito dal cortile del Museo di Sant’Orsola a Firenze. Attraverso un viaggio che toccherà diverse località europee, questo progetto ambizioso intende portare un pezzo di bosco mediterraneo fino a Valencia, in Spagna. Qui, gli alberi verranno piantati per contribuire a un’importante iniziativa di risanamento ecologico, risultato degli intensi eventi di alluvione che hanno colpito la città nel 2024.
ImForest025 è un’iniziativa promossa da LWCircus-Onlus, un’organizzazione non profit attivamente coinvolta nello sviluppo sostenibile. La presentazione ufficiale del progetto è avvenuta a Firenze, dove è stato esposto il concept che si basa sulla mobilità e partecipazione della comunità. La prima fase dell’iniziativa prevede l’installazione di una dozzina di alberi nel chiostro del Museo Sant’Orsola. Questi alberi saranno visibili fino al 19 giugno, disponibili per visite su prenotazione. Questo primo intervento segna l’inizio di un percorso che prevede l’espansione del bosco, con l’obiettivo di incrementare il numero di alberi fino a superare le cento unità.
A partire dai mesi successivi, il progetto avrà l’opportunità di uscire dalle mura del museo. Le installazioni saranno portate in diverse aree della città per sensibilizzare il pubblico e rendere l’iniziativa accessibile a un numero sempre maggiore di persone. Questo approccio mira a coinvolgere la cittadinanza, creando un legame tra arte, natura e ambiente urbano. La tappa successiva potrebbe avvenire nel contesto della XIII Biennale internazionale del Paesaggio a Barcellona, dove l’iniziativa sarà un esempio chiave di eco attivismo.
La tappa finale del progetto ImForest025 è prevista per fine novembre 2025 a Valencia. In questo frangente, gli alberi arriveranno e saranno messi a dimora in un contesto che ha affrontato sfide significative a causa delle alluvioni del 2024. La coordinatrice del progetto, Annacaterina Piras, ha sottolineato l’importanza di creare un’iniziativa che coinvolga non solo il ripristino della vegetazione, ma anche il consolidamento della naturalità locale. Questo aspetto è fondamentale per ripristinare l’equilibrio ecologico dell’area colpita.
Il progetto non si limita a una semplice piantumazione, ma si basa su un approccio di condivisione con la comunità, per assicurarsi che il risanamento ambientale sia percepito come un impegno comune. Durante il periodo della presentazione pubblica, in programma a Sant’Orsola il 14 gennaio, saranno organizzati momenti di coinvolgimento, come open talk, concerti e performance artistiche dedicate al tema della foresta urbana. Questi eventi non solo arricchiscono culturalmente la città, ma fungono da catalizzatori per la consapevolezza ambientale.
Il progetto ImForest025 rappresenta un esempio tangibile di come la forestazione urbana possa contribuire a migliorare la qualità della vita nelle città e a contrastare gli effetti delle calamità naturali. Le foreste urbane svolgono un ruolo cruciale nella mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici, favorendo il raffreddamento degli spazi cittadini e migliorando la qualità dell’aria. Attraverso iniziative come questa, si promuove un modello di città più sostenibile e resiliente, in grado di affrontare le sfide ecologiche del presente e del futuro.
L’iniziativa di Firenze non si limita a un intervento isolato, ma rappresenta un movimento più ampio verso una maggiore coscienza ecologica che sta prendendo piede in molte parti del mondo. Progetti similari, che integrano la comunità e l’arte, possono fungere da esempio per altre città in cerca di pratiche di sviluppo sostenibile. L’impatto di tali azioni può avere risonanza ben oltre le sole piantagioni, contribuendo a formare una cultura che valorizza e protegge l’ambiente naturale.